07.06.22
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#Lapostadeltifoso | Andrea: "La Lazio è una compagna di viaggio che mi rende orgoglioso"
“Di Lazio ci si ammala inguaribilmente”, firmato Giorgio Chinaglia. Mai frase fu più azzeccata. Perché la passione biancoceleste è imprevedibile e illogica, una volta che ti prende non ti lascia più. Ognuno è diventato della Lazio in modo diverso e grazie ad una persona, o particolare, speciale. Dettagli e retroscena che non vediamo l'ora di ascoltare: nasce infatti da oggi "La posta del tifoso", dove i protagonisti siete voi, il cuore pulsante della Lazio.
Manda un'email a laziostyle1900officialmagazine@gmail.com con il numero di telefono e verrai ricontattato al più presto per raccontare come è nato il vostro amore per i colori biancocelesti. Le storie migliori finiranno sul prossimo numero di Lazio Style 1900 Official Magazine.
Il protagonista di oggi è Andrea, innamorato follemente dei colori biancocelesti.
Come e grazie a chi è nata la tua passione per la Lazio?
"Ho amato il calcio fin da giovane e da bambino giocavo come portiere per i pulcini della squadra della mia città, Padova. Nonostante le mie origini e una intera famiglia di milanisti, mi innamorai dello stile e dell’eleganza di Marchegiani: la bellezza dei nostri colori fece il resto".
Marchegiani fu quindi il tuo primo idolo?
"Sì, anche se il primo vero idolo fu Nedved: in quegli anni la Lazio iniziava a vincere in Italia e in Europa e lui era una vera bandiera con la sua grinta. Oggi dico senza dubbio Immobile, un bomber vero che è già nella nostra storia per sempre".
Ricordi la tua prima volta allo stadio?
"Nel 2000! Papà mi accompagnò a Vicenza per un Vicenza-Lazio 1-4: era la Lazio con lo scudetto appena cucito sul petto, che emozioni!".
Qual è stata la tua più grande pazzia fatta per la Lazio?
"Il giorno dopo l’insperato scudetto del 2000, anno in cui ero in seconda media, andai a scuola con la mia sciarpa della Lazio e la tenni legata alla tapparella della classe per tutta la settimana! Ero l’unico laziale di tutta la scuola, pensate l’orgoglio!".
Cosa rappresenta per te la Lazio?
"È la passione per eccellenza della mia vita, una compagna di viaggio che mi rende orgoglioso sempre e comunque".