27.01.23
Eventi
#VinciamoInsiemeIlDolore | La Lazio scende in campo a sostegno dei malati di fibromialgia
La S.S. Lazio scende in campo, ancora una volta, a sostegno dei più fragili attraverso l’iniziativa “Vinciamo insieme il dolore”, volta a sostenere le persone affette da patologie reumatologiche e, più in particolare, da fibromialgia. Per presentare l’iniziativa, ai microfoni di Lazio Style Radio, è intervenuta Edith Aldama, responsabile dell’Area Medica del Centro Pastorale Sanitario della Diocesi di Roma:
L’ 11 febbraio ricorre la Giornata Mondiale del Malato: nel settembre del 2020, nel Centro della Pastorale Sanitaria della Diocesi di Roma, nasceva l’Area Medica. Ci spiega come nasce quest’area e qual è la sua funzione?
“L’ Area Medica nasce per dare attenzione ai malati, a tutte quelle persone che soffrono di patologie che determinano uno stato di “invisibilità” per la società, dove subentra uno stato di cronicità del dolore. Si va da malattie reumatologiche e neurologiche, fino ad alcune forme di malattie rare dove il comune denominatore è quello della sofferenza e della solitudine.
Attraverso l’Area Medica, che rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per i malati di mialgia, la Chiesa Cattolica ha voluto farsi vicina a queste categorie di malati donando un abbraccio ed una carezza.
Siamo partiti nel settembre del 2020 con uno sguardo verso i malati affetti da patologie reumatologiche e fibromialgia, donando loro vicinanza attraverso un numero di ascolto dedicato, aprendo gruppi di mutuo aiuto, dando a vita a diverse attività di sensibilizzazione nelle comunità parrocchiali e nella società e coinvolgendo le diverse strutture ospedaliere del territorio nella presa in carico dei pazienti”.
In tal senso, l’ultima novità è la nascita di un Tavolo Diocesano Sanità e di un Tavolo Tecnico Diocesano sulle Malattie Reumatologiche. Chi partecipa e quale sono le funzioni di questi tavoli?
“Il Tavolo Diocesano Sanità nasce con uno sguardo verso le persone più fragili, gli ultimi, gli emarginati della società, in una sinergia tra Chiesa Cattolica, strutture ospedaliere del territorio e Regione Lazio. In questo modo, unendo le varie risorse, camminiamo insieme seguendo le parole di Papa Francesco sull’importanza di mantenere “gratuità nei servizi sanitari”. La funzione del Tavolo Diocesano della Sanità, ha come funzione quella di creare a sua volta dei tavoli tecnici diocesani sulle diverse realtà di sofferenza, come quello sulle Malattie Reumatologiche”.
Siete nati con uno sguardo verso i malati con patologie Reumatologiche e Fibromialgia. Cosa sono queste patologie e cosa comportano per chi ne è affetto?
“Le malattie reumatologiche colpiscono cinque milioni di persone in Italia. Si articolano in centocinquanta tipi colpendo generalmente articolazioni, apparato scheletrico o muscolare, ma possono coinvolgere anche organi e tessuti. Si tratta di una problematica molto seria, secondo la Società Italiana di Reumatologia le malattie reumatologiche sono la prima causa di dolore e disabilità in Europa.
Tra queste patologie, inoltre, ne esiste una poco considerata, non riconosciuta dallo stato italiano e non inserita nei livelli essenziali di assistenza, seppur riconosciuta dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1992: la Fibromialgia. È una malattia che colpisce più di 2 milioni di persone in Italia, e si caratterizza per un dolore muscolo scheletrico diffuso, continuo e costante, associato a disturbo del sonno molto debilitante. Alla fibromialgia spesso si l’ansia e la depressione, considerando le compromissioni familiari, sociali e lavorative.
Un aspetto da non dimenticare poi è queste persone vengono spesso considerate “malati immaginari”, perché non esiste un esame diagnostico o di laboratorio che possa aiutare alla diagnosi. Spesso i malati si ritrovano a girare da medico a medico nella speranza di capire cosa sta succedendo al proprio corpo, mentre devono fare i conti con situazioni complicate a livello lavorativo o familiare. Dalla fibromialgia, inoltre, non si guarisce, si può solamente stare meglio con un approccio multidisciplinare”.
Stiamo, dunque, parlando di “malati invisibili” per la società, ma non per la S.S. Lazio che, come Ente Morale, è da sempre attenta ai più fragili e ha dato vita all’iniziativa “Insieme vinciamo il dolore”. Come nesce iniziativa?
“Si tratta di un’idea innovativa e dall’alto impatto sociale che nasce per vincere insieme il dolore, inteso non solo come stato fisico, ma anche come stato emotivo che si articola nelle varie sfaccettature della solitudine, dell’invisibilità, dell’abbandono e dell’emarginazione. Come Chiesa Cattolica, insieme alla S.S. Lazio, vogliamo dare una speranza e un sostegno a tutte quelle persone che soffrono di forme di malattie che comportano una qualsiasi forma di dolore. A tutti loro va il nostro abbraccio e la nostra vicinanza, e grazie al supporto della S.S. Lazio vinceremo questa partita, i cui cavalli di battaglia sono il dolore e la solitudine”.
In conclusione, so che avete una pagina Facebook dedicata per informazioni, quale è?
“Si, la nostra pagina Facebook è:
Area Malattie Reumatiche UPastorale Sanitaria DRoma. Fibromialgia. Lì potete trovare tutte le informazioni sulle nostre iniziative e le strutture ospedaliere amiche”.