07.12.22
Storia
#onthisday | Tre anni fa, il tris alla Juventus
La Lazio sfata un altro tabù dopo aver battuto il Milan a San Siro: supera nettamente la Juventus all’Olimpico in campionato dopo 16 anni consolidando il terzo posto in classifica.
La Juventus aggredisce nella prima parte del match, costruendo diversi presupposti da gol. Tiro a giro di Dybala respinto da Strakosha, cross di Ronaldo da sinistra e Bernardeschi che fallisce sul secondo palo di testa da pochi metri. Al 25’ Bentancur riceve da destra e crossa rasoterra in area con Ronaldo che spunta alle spalle di Luiz Felipe per il vantaggio bianconero. Poco dopo ci prova ancora il campione portoghese con un colto di testa che Strakosha respinge nei pressi della linea di porta. La Juve gioca col doppio regista: Pjanic e Bentancur ispirano la manovra, e Luis Alberto si applica in fase di non possesso sull’uruguaiano, rinunciando ad avere continuità nella fase di possesso palla. Milinkovic, dal canto suo, si occupa dei continui inserimenti in fase offensiva di Matuidi, che cerca sempre la posizione giusta alle spalle della mediana laziale. La Lazio si fa vedere sfruttando le fasce con cross tagliati nei sedici metri della Juve.
Su un traversone di Lazzari Immobile impatta tirando fuori appostato sul secondo palo. La Juve, dopo aver ottenuto il vantaggio, concede campo ai biancocelesti, e con l’uscita per infortunio di Bentancur perdono un riferimento importante in mezzo al campo, e Luis Alberto può avanzare liberamente il suo baricentro. Dopo un clamoroso rigore su Leiva negato da Fabbri, la Lazio trova il pareggio: Luis Alberto si accentra sul destro all’altezza del vertice sinistro dell’area bianconera, cross teso sul secondo palo e zuccata vincente di Luiz Felipe che consente alla squadra di Inzaghi di andare al riposo sul punteggio di parità. Nella ripresa la Lazio si complica la vita su un passaggio di Strakosha per Acerbi intercettato da Dybala che si fa respingere la botta dal portiere albanese. Lazzari è una vera spina nel fianco, e cresce di rendimento col passare dei minuti.
Alla fine l’ex Spal causa le ammonizioni di Pjanic e Dybala, ed il rosso di Cuadardo, che ferma la freccia biancocelesti su una chiara occasione da gol. Nell’ultima parte del match la Lazio è straripante e sfrutta gli spazi nella retroguardia di Sarri. Milinkovic segna un gol da cineteca agganciando un calibrato lancio di Luis Alberto col destro, insaccando di prima intenzione col sinistro. Correa in ripartenza viene steso da Szczesny, che causa il rigore ed incassa il giallo: Immobile si fa parare il tiro dal dischetto, e anche la successiva conclusione su ribattuta dell’estremo difensore polacco.
L’incontenibile Lazzari nel finale scatta in velocità, in un tre contro uno che risulta l’emblema della resa della Signora: l’ex Spal spara sul portiere della Juve, poi Caicedo si avventa sul pallone e chiude i giochi. La Lazio sa aspettare il momento giusto, regolando il baricentro a secondo delle fasi della gara, e gioca un calcio concreto, fatto di pochi passaggi, spesso in verticale, che puntano ad essere efficaci. Una vittoria storica che lancia la Lazio verso la vetta della classifica.