UNDER 15 – Mister Galluzzo: “Ci attendono nuove sfide, oltre ad essere allenatori siamo anche educatori e formatori"

Le parole del tecnico biancoceleste

Mister Galluzzo

Giorgio Galluzzo è il neo tecnico biancoceleste dell` Under 15 nazionale. Torna ad indossare l`aquila sul petto in una veste differente, da giocatore ad allenatore.


Un giovanissimo Galluzzo disputa tutta la trafila nel Settore Giovanile della Lazio nel lontano 1989 fino al 1997 al suo primo anno nella Primavera. Un percorso importante dove, nella categoria Juniores, ha avuto anche l`onore di essere guidato da mister Giancarlo Oddi. Quasi venti anni dopo Giorgio Galluzzo torna nella Prima Squadra della Capitale, questa volta nelle vesti di allenatore. 


Il tecnico biancoceleste prende in mano le redini della squadra Under 15 nell`ultima sfida di dicembre. Un esordio subito positivo sulla panchina delle aquile classe 2009, prima della sosta natalizia con la Lazio che espugna il campo della Salernitana con un netto 0-4.


Mister Galluzzo, ai microfoni ufficiali della Società, ha commentato così il suo nuovo percorso con l’aquila sul petto:


“E’ stata una chiamata inaspettata alla quale ho risposto con entusiasmo e gioia, era un’occasione da prendere al volo. I ragazzi sono stati molto bravi, ho trovato una squadra ben allenata. Io ero riuscito a lavorare con il gruppo solamente quattro giorni prima della sfida di Salerno, sono riuscito a dargli appena l’1% in quella partita. Devo essere onesto, la maggior parte del lavoro l’hanno fatto i ragazzi, quindi è stato emozionante e bello. Non ci poteva essere esordio migliore. In questa sosta cercheremo di lavorare con intensità e ritmo cercando di utilizzare il più possibile la palla e facendo delle esercitazioni mirate per metterci qualcosa di nuovo. Parliamo di ragazzi di 14/15 anni, in piena età evolutiva ed è giusto dargli cose nuove, sicurezza, certezze e più armi possibile per preparare al meglio le prossime sfide. Durante questa sosta abbiamo sicuramente più tempo per conoscerci a livello umano. Riprendiamo il 7 gennaio con la sfida con l’Empoli. Ci aspetta una grande partita contro la capolista, cercheremo di giocare al meglio giocando una gara intensa, aggressiva, di ribattere colpo su colpo per cercare di fare la partita consapevoli del fatto che affronteremo un’ottima squadra, ma anche noi abbiamo ottime qualità. Ci vuole coraggio, convinzione ed autostima. L’Empoli non ha mai perso, chissà che non sia la volta buona. Per la legge dei grandi numeri, prima o poi una partita potrebbe perderla e chissà… Speriamo che riusciremo a disputare una grande partita, toglierci qualche soddisfazione, ma soprattutto mi aspetto che i ragazzi giochino un calcio propositivo, bello e costruito. Cosa auguro ai miei ragazzi? Al di là dei risultati, qua parliamo di formazione, di Settore Giovanile, quindi mi auguro che i ragazzi possano crescere a livello tecnico, tattico, ma soprattutto umano e caratteriale. Siamo consapevoli che arrivare a giocare a livelli importanti è difficile, quindi, se non diventeranno giocatori professionisti, gli auguro di diventare delle persone migliori e noi cerchiamo di aiutarli anche in questo perché oltre ad essere allenatori siamo educatori e formatori.”


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